Quest’anno sono 48!

Il 10 marzo 1975 nasceva la cooperativa CIMS, sotto il segno dei Pesci. Ci piace sottolinearlo perché uno dei tratti caratteriali distintivi della personalità dei Pesci (in genere comune alla maggior parte dei nativi del segno), è l’altruismo: l’ultimo segno dello Zodiaco ama preoccuparsi degli altri.

CIMS degli altri si è occupata da subito perché chi l’ha fondata voleva creare occupazione per la gente della zona, rurale e montana, con particolare riguardo alle fasce più deboli, i giovani e le donne. E mentre si pensava a far lavorare chi aveva più difficoltà, si puntava sui servizi alla comunità, partendo da Sassoleone e via via ingrandendosi all’intera Vallata, al Circondario imolese e ai territori limitrofi.

Quei due caratteri così forti, il territorio e le persone, sono ancora i nostri tratti distintivi.

  • Con il territorio CIMS ha da sempre un legame strettissimo. Pur essendo cresciuta negli anni, acquisendo settori e competenze, realizza il suo fatturato di poco meno di 60 milioni di euro interamente nel raggio di 100 chilometri da Borgo Tossignano;
  • La nostra è soprattutto un’Azienda fatta di persone, capace di rinnovarsi e di puntare sui giovani (età media degli oltre 300 addetti: 44 anni), anche nei posti di responsabilità (42 anni è l’età media del Cda).

Con queste basi solidissime ci piace però innovare e sperimentare, raggiungendo il massimo in tutti i settori di attività. Chi ci conosce ha imparato ad apprezzare la nostra affidabilità: sappiamo progettare, costruire, lavorare rispettando i tempi, gestire grandi patrimoni immobiliari, seguire grandi commesse dalla A alla Z.

Insomma, siamo orgogliosi di questi 48 anni di storia. Non dimentichiamo a chi dobbiamo la nostra esistenza e il nostro perdurare nel tempo, dal fondatore Nadir Mazzanti al nostro storico grande presidente Gianni Poli, ai quali mandiamo un ringraziamento. Ovunque siano, li pensiamo anche loro orgogliosi di questa avventura che fra due anni raggiungerà il mezzo secolo.

Buon compleanno a noi allora! E ancora una volta, per questa ricorrenza che arriva proprio all’inizio della primavera, ci identifichiamo in una pianta prossima alla fioritura, il glicine. Ci sentiamo affini a lei per la sua resilienza e per la capacità di rinascere dopo ogni inverno. Anche noi siamo caduti e ci siamo rialzati tante volte in questi anni, anche noi continuiamo a investire e a credere con tutti noi stessi nel futuro.