È stata inaugurata venerdì 29 luglio 2022, all’ospedale di Montecatone (Imola), la palestra robotizzata dell’Istituto. La struttura di 120 metri quadri è stata realizzata grazie a un investimento di 250 mila euro ed è dotata di dispositivi robotici che permetteranno di aumentare l’intensità dei trattamenti per i pazienti.

All’inaugurazione era presente Antonio Dongellini, presidente di CIMS, cooperativa che ha realizzato le lavorazioni edili previste quasi interamente con proprie maestranze (ad esclusione dei super specialistici pavimenti in gomma, subappaltati) e quelle impiantistiche (elettriche e meccaniche) totalmente in proprio.

«L’inaugurazione della palestra robotizzata è un traguardo importante anche per la CIMS, perché rappresenta il completamento di un progetto nel quale la nostra azienda ha messo a frutto la sua multisettorialità e le sue competenze nel settore ospedaliero, in ambito sia edile sia impiantistico – dichiara il presidente Antonio Dongellini –. La realizzazione dell’intervento nel rispetto dei tempi previsti è la conferma che quando c’è collaborazione e intesa tra committenza, progettisti, appaltatore e maestranze in tutte le fasi, dalla progettazione all’esecuzione, i risultati sono sempre soddisfacenti».

«Stante la natura particolare della destinazione d’uso degli spazi oggetto di intervento, la peculiarità di questi cantieri è legata al fatto che operiamo all’interno di un ospedale e che la pandemia acuisce le problematiche tipiche delle lavorazioni edili ed impiantistiche – prosegue Dongellini -. Dall’approvvigionamento dei materiali, al trasporto e al posizionamento degli stessi all’interno delle aree soggette ai lavori, si sommano dunque l’inevitabile disagio acustico ed ambientale creato durante le lavorazioni, la distribuzione quotidiana dei dispositivi di protezione e il loro corretto utilizzo, l’osservanza rigida dei protocolli Covid, l’igienizzazione di attrezzature, mezzi e strumenti indispensabili per lo svolgimento delle attività. Ormai ci siamo fatti una certa esperienza con questo tipo di lavori e abbiamo fatto la scelta, per prevenire problemi operativi, di utilizzare per tutte le lavorazioni il nostro personale interno, salve le sole attività super specialistiche, per le quali facciamo ricorso all’ausilio di aziende esterne con le quali vantiamo un rapporto di lavoro costante e consolidato nel tempo».

I dispositivi robotici applicati alla riabilitazione consentono numerosi vantaggi, come è stato evidenziato nel corso dell’inaugurazione. Secondo lo staff di Montecatone, la riabilitazione robotica «permette prestazioni più intensive, specifiche e appropriate», oltre a «un’elevata flessibilità di applicazione: le soluzioni possono essere facilmente integrabili in situazioni della vita quotidiana, rendendo il trattamento motivante e variegato, aprendo anche la strada alla creazione di nuovi esercizi riabilitativi, non realizzabili con i metodi tradizionali. «I dispositivi robotici permettono infatti movimenti impossibili senza il loro supporto come, ad esempio, gli esoscheletri che consentono a persone, che altrimenti non potrebbero, di camminare. Grazie poi ai feedback visivi, uditivi e cinestesici scambiati con il paziente durante gli esercizi, inoltre, la riabilitazione robotica incide positivamente anche a livello psicologico e aumenta la compliance del paziente alla terapia riabilitativa».

L’impegno per il futuro, aggiungono dall’ospedale, è rivolto in tre direzioni: recupero funzionale dell’arto superiore, controllo del tronco, costante implementazione della dotazione per il training del cammino sia dal punto di vista diagnostico sia riabilitativo, rimanendo aggiornati sul panorama degli esoscheletri e delle evoluzioni software degli stessi.

Queste in dettaglio le apparecchiature in dotazione alla palestra robotizzata:

 HUNOVA: dispositivo medico robotico programmabile che consiste in due piattaforme elettromeccaniche a due gradi di libertà, una a livello dei piedi ed una a livello della seduta. Utilizzato per lavorare sull’equilibrio e sul rinforzo del tronco da seduto, per la propriocettiva in stazione eretta bipodalica e monopodalica; mobilizzazione passiva, attiva e rinforzo della tibio-tarsica.

DIEGO: sistema robotizzato multidimensionale per la riabilitazione monolaterale o bilaterale dell’arto superiore; consente di lavorare con allevio del peso delle braccia, lasciando al terapista la scelta tra l’esecuzione di task riabilitativi sfruttando oggetti reali o l’interazione con giochi di realtà virtuale.

PABLO: dispositivo per la valutazione e riabilitazione della forza di presa ed estensione della mano e dei molteplici range articolari dell’arto superiore. Attraverso la scelta di esercizi riabilitativi personalizzabili, è possibile cimentarsi con delle coinvolgenti terapie interattive e cognitive; inoltre dispone di particolari accessori e di nuovi sensori wireless applicabili a qualsiasi parte del corpo (a livello dell’articolazione di caviglia, per esempio, permettendo report del passo) e che comunicano con il software tramite bluetooth.

TYMO: una pedana wireless statica/dinamica di facile accessibilità per la valutazione e la riabilitazione del controllo posturale. Può essere utilizzato in stazione eretta, in appoggio al tavolo o in posizione seduta: grazie a diverse terapie interattive e cognitive, possiede i requisiti per il recupero e il miglioramento dell’equilibrio e del controllo posturale. Aggiungendo un elemento nella sua parte inferiore, diventa una pedana instabile, che consente di valutare e trattare i problemi dell’equilibrio.

ANALISI DEL MOVIMENTO: laboratorio di analisi del movimento è possibile eseguire una valutazione dello schema locomotorio, sia dell’arto superiore che dell’arto inferiore, ed indagare in maniera più accurata le alterazioni del tono e stabilire, in presenza di spasticità, il trattamento più indicato (focale o chirurgico).

EKSO: dispositivo bionico indossabile, alimentato a batteria, che consente ai pazienti con deficit motorio completo o parziale agli arti inferiori di alzarsi e camminare su superfici piane con l’appoggio di un deambulatore o di due stampelle. Tale dispositivo ha solo uno scopo riabilitativo e non vicariante di funzione.

 In allegato: la rassegna stampa relativa all’inaugurazione

 

www.sabatosera.it

www.ilrestodelcarlino.it

www.leggilanotizia.it

www.nuovodiario.com

www.corriereromagna.it

www.redattoresociale.it

Il comunicato ufficiale