Già aggiudicate tre gare a Imola, Mordano e Castel Guelfo

Tre gare vinte a Imola, Mordano e, proprio in questi giorni, Castel Guelfo. La sfida 2023 di Cims si chiama illuminazione pubblica e vede la cooperativa di Borgo Tossignano impegnata in un Raggruppamento di impresa (Rti) in cui capofila è Hera Luce.

Bandi di illuminazione pubblica per le Pubbliche amministrazioni: come funzionano

Tecnicamente, il Raggruppamento Hera Luce-Cims ha partecipato, in qualità di proponente, a bandi per la concessione, mediante finanza di progetto, del servizio di illuminazione pubblica del Comune di Imola, Mordano e Castel Guelfo, della gestione, manutenzione, ordinaria e straordinaria conservativa, nonché della progettazione e realizzazione dei lavori di riqualificazione degli impianti con predisposizione ai servizi smart cities e eventuali lavori extra canone.

Si tratta in sostanza di una formula di partenariato pubblico-privato nel quale il soggetto privato propone alle Amministrazioni comunali la gestione “tout court” e il rinnovamento tecnologico degli impianti esistenti. Le pubbliche amministrazioni, come da normativa vigente, se reputano la proposta di interesse, possono attribuirle il carattere di “pubblica utilità”, mandando poi in gara pubblica i dati salienti (tecnico-economici) della proposta formulata, facendoli diventare la base sulla quale i partecipanti alla gara possono formulare proposte migliorative alla stazione appaltante. Il soggetto proponente, a sua volta, può esercitare il diritto di prelazione alle migliori condizioni espresse dai concorrenti per aggiudicarsi la procedura in oggetto.

I vantaggi del progetto

La formula offre vantaggi sia all’Amministrazione comunale che al soggetto proponente:

  • l’Amministrazione, a fronte di un canone annuo prefissato, sottoscritto per un numero di anni prefissato (in genere si parla di 15-20 anni), può pianificare le sostituzioni di parti degli impianti divenuti tecnologicamente obsoleti o danneggiati, oltre che prevedere ampliamenti delle reti, svolgendo unicamente un ruolo proattivo di controllo delle attività ed interfaccia con l’appaltatore ed il tessuto sociale;
  • il soggetto proponente, a fronte di un investimento tecnologico-finanziario sulle attività offerte, sottoscrive un contratto duraturo potendo così pianificare al meglio sia gli acquisti delle materie prime e materiali, sia le attività manutentive straordinarie. 

Le gare in dettaglio e i ruoli all’interno del Rti

Il Raggruppamento temporaneo di imprese Hera Luce-Cims ad oggi si è aggiudicato le seguenti gare:

  • Comune di Imola, importo stimato € 24.610.000 euro, durata 20 anni;
  • Comune di Mordano, importo stimato € 2.040.000 euro, durata 20 anni;
  • Comune di Castel Guelfo, importo stimato € 1.728.000, durata 16 anni.

In seno al raggruppamento, la capogruppo Hera Luce si occupa prioritariamente della gestione del servizio di pubblica illuminazione e della progettazione tecnologica degli impianti da riqualificare, mentre Cims si attiene alla realizzazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché agli eventuali lavori extra canone da realizzarsi nell’arco della durata della concessione.

Dichiarazione di Fabio Freddi, vice presidente di Cims e responsabile del settore

Si tratta di una partnership che esiste e perdura da parecchio tempo e ci rende oltre molto orgogliosi”, afferma il vice presidente di Cims Fabio Freddi, responsabile di questi lavori, “che un top player europeo come Hera Luce continui a rivolgere le proprie attenzioni e collabori con la nostra cooperativa con dinamiche ‘paritarie’, proponendoci come propri partner in questo genere di proposte alle stazioni appaltanti, è elemento di grande vanto e responsabilità, al contempo: evidentemente, l’esperienza maturata dall’Azienda in un arco temporale ultra trentennale su questo genere di impianti, che hanno le loro particolarità, è stata premiata e valorizzata. Inoltre, la notevole durata delle attività che contraddistinguono questi format di gara, in genere ventennale, consente a Cims una pianificazione a lungo raggio, sia in termini di acquisti dei materiali sia soprattutto in termini logistico produttivi, consentendo così di diluire gli inevitabili impatti finanziari che questo genere di concessioni inevitabilmente portano sulla marginalità della commessa, oltre che ad assicurare un rapporto duraturo con gli Enti pubblici locali ai quali, storicamente, Cims presta i propri servizi impiegando manodopera residente”.