L’assemblea dei soci della cooperativa multiservizi Cims di Borgo Tossignano, che si è svolta mercoledì 15 giugno 2022, ha approvato all’unanimità il bilancio 2021.

Il 2021 si è chiuso con un valore della produzione che supera i 50 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto al 2020. L’utile netto è di oltre 94 mila euro.

«Il 2021 è stato un anno critico, in particolare da giugno-luglio in poi – afferma il direttore amministrativo e finanziario di Cims, Giampiero Bassi -. I riflessi delle difficoltà incontrate nella seconda parte dell’anno, soprattutto per gli aumenti dell’energia, delle materie prime e per la difficoltà di reperire servizi sul mercato, hanno inciso significativamente sui numeri, ma siamo riusciti a chiudere con un bilancio in utile».

«Anche nel 2021 abbiamo assistito al perdurare della pandemia da Covid19, ma non ci siamo fatti trovare impreparati e siamo riusciti a svolgere tutte le nostre attività nelle condizioni di massima sicurezza possibile – dichiara il presidente di Cims, Antonio Dongellini -. Nonostante le avversità, la nostra azienda ha scelto comunque di perseguire obiettivi di crescita, anche se questa non era l’opzione più scontata, né la più facile».

Oltre ai risultati economici, da rilevare le scelte di Cims nel campo delle certificazioni: oltre al rinnovo di quelle relative a qualità, gestione ambientale e sicurezza sul lavoro, la cooperativa ha acquisito infatti anche il sistema ISO 37001 relativo alla prevenzione della corruzione. Sul piano del benessere dei lavoratori, inoltre, sono state rafforzate le misure di welfare aziendale.

Previsioni 2022

La Cims punta a crescere ancora nel 2022 in termini di fatturato, con una previsione di poco inferiore ai 57 milioni di euro, ad oggi quasi interamente acquisiti.  Tra le commesse più significative quelle che riguardano le aree dei servizi e dell’edilizia. Alla prima, considerata strategica per il futuro dell’azienda, è legata l’importante operazione di acquisizione di un’ulteriore quota di SPV Bologna Spa, la società di scopo che detiene il 49% di Bologna Servizi Cimiteriali, soggetto cui è affidata fino al 2043 la gestione dei cimiteri di Bologna della Certosa e Borgo Panigale, nonché dell’attività di cremazione. Per quanto riguarda la seconda, nel 2022 saranno realizzati 10 dei 13 milioni complessivi contrattualizzati per lavori legati al bonus 110% e sisma bonus.