Domenica 10 ottobre 2021 è stato inaugurato l’intervento di restauro di piazza Scaravilli, a Bologna, realizzato dalla cooperativa CIMS. Situata nel cuore della zona universitaria, piazza Scaravilli è nella memoria collettiva riconosciuta come luogo di incontro tra i più significativi per gli studenti universitari e non solo. Lo spazio, racchiuso da un quadriportico con volte a crociera, seppur di recente edificazione (la piazza è stata inaugurata solo nel 1955), rappresenta quindi un elemento dal forte valore semantico.

Il progetto di riqualificazione aveva pertanto una funzione anche sociale. L’idea progettuale è nata dalla rilettura degli assi principali che caratterizzano l’area: via Zamboni è infatti intersecata da una direttrice che va da via Belle Arti fino all’ingresso del Rettorato dell’Alma Mater. Questa direttrice taglia in due piazza Scaravilli definendo un cono visivo verso l’accesso a Palazzo Poggi. Il progetto doveva rafforzare questo asse visivo trasformando un’area ad oggi mal utilizzata in uno spazio prevalentemente deputato agli incontri e alle manifestazioni promosse dall’Alma Mater, con possibilità di utilizzo sia durante il giorno che nelle ore serali: una vera e propria corte di rappresentanza.

Il tema della sicurezza è stato risolto attraverso un adeguato sistema integrato di illuminazione, concepita come parte integrante del progetto. La luce notturna artificiale è stata progettata per ottenere ambienti confortevoli, meno abbaglianti e più sicuri sia per l’ambiente che per la salute. Quindi l’illuminazione è stata pensata per essere adeguata al fine di garantire sicurezza, ma non esagerata, per non incorrere in fenomeni di inquinamento luminoso e consumi energetici troppo elevati. Si è prevista dunque un’illuminazione di tipo “statico” sotto ai portali in corten oltre ad una illuminazione di tipo “dinamico” ottenuta mediante la tecnica del projection mapping.

La “proiezione mappata”, tecnica oggi sempre più utilizzata in diverse occasioni (dall’arte allo spettacolo, dalla semplice presentazione agli eventi pubblicitari), eventualmente accompagnata da effetti sonori (all’interno dei portali e delle panche sono previste casse per associare l’audio alla luce), vuole essere un’alternativa ai classici sistemi di sicurezza (come le chiusure parziali o totali con cancelli e sofisticati sistemi di allarm), offrendo allo spettatore una esperienza nuova, coinvolgente e indimenticabile. I giochi di luce creati dal mapping potranno garantire forme nuove di multimedialità e accompagnare eventi ordinari o straordinari dell’Alma Mater secondo un nuovo concetto di intrattenimento, Utilizzando la tecnologia come un mezzo e non come un fine e quindi giocando sull’aspetto più creativo ed innovativo, valori peraltro da sempre parte integrante del mondo dell’Università.